JUDO


La parola Judo è composta da due ideogrammi che contengono in sé sia un significato etimologico che uno concettuale, filosofico.

La parola "JU" è il principio della cedevolezza e trova origine nella filosofia cinese e fu applicato ai più vari aspetti della vita quotidiana. La sua prima apparizione la si può trovare in un libro di strategia militare che risale a molti secoli prima della nascita di Cristo e la sua descrizione è: " La cedevolezza controlla la forza, la dolcezza controlla l'arroganza, la morbidezza è una virtù, la rigidità un difetto; il più debole è aiutato, il forte attaccato."

Il principio della cedevolezza è rappresentato dal salice che flette i suoi rami sotto il peso della neve per evitare che si spezzino come quelli della forte quercia. Quindi, tecnicamente, la cedevolezza non è da intendersi come un completo abbandono, ma un utilizzo intelligente della forza e del movimento dell'altro.

La parola "DO" significa VIA: esso è il concetto stesso della vita, è la strada che un individuo deve percorrere durante lo sviluppo FISICO, MORALE, INTELLETTUALE per il miglioramento personale e della società che lo circonda Kano preferì la parola "DO" a "JUTSU" (Arte) in quanto descriveva bene l'innovazione che il Judo portava rispetto alle altre discipline di combattimento.

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